Il Made in Italy? È il nostro saper fare, un know how che gli stranieri ci invidiano e che ci apre le porte su molti mercati. Lo dimostra la storia di Pulsar Industry di Spilamberto, fondata nel 1989. L’azienda, 84 dipendenti, si occupa di realizzare impianti personalizzati chiavi in mano destinati all’industria alimentare per gli stabilimenti italiani ed esteri – in particolare statunitensi – di grossi clienti quali Aia, Amadori, Beretta, Conad, Galbani, Granterre, Rovagnati, per citarne alcuni.
Emanuele Gigli è uno dei tre soci: “noi diamo un servizio a 360 gradi ai nostri clienti, dalla progettazione meccanica ed elettrica dei nostri impianti allo sviluppo del software che controlla la parte robotica e la produzione. Produciamo nei nostri reparti ciò che serve per dare le migliori soluzioni chiavi in mano, grazie alla somma di esperienze e competenze che Pulsar Industry si è costruita nel tempo. Le nostre tecnologie – spiega Gigli – sono molto ambite, possiamo definirci un’eccellenza italiana che opera a servizio del settore alimentare, e non ci siamo mai fermati, nemmeno durante il Covid, periodo che ci ha visto continuare ad assumere e crescere”.
L’impresa modenese ha avviato nei mesi scorsi una collaborazione con il laboratorio ProM Facility di Rovereto per sviluppare e produrre attraverso la tecnologia di stampa 3D un nuovo tipo di pinza di presa per i robot destinati al confezionamento in cartoni delle vaschette di affettato. Si tratta di una soluzione d’avanguardia perché, grazie all’impiego di materiali innovativi, si riducono le masse e di conseguenza i momenti di inerzia, aumentando quindi notevolmente velocità, efficienza e resistenza del sistema robot-pinza. Una iniziativa che segue l’apertura da parte di Pulsar Industry di un laboratorio di ricerca all’interno del Business Innovation Center di Trentino Sviluppo presso il Polo Meccatronica di Rovereto. Una piccola sede di progettazione, ricerca e sviluppo dell’impresa modenese: inizialmente con tre persone, ma nel giro di pochi anni l’idea è quella di avviare percorsi di alternanza scuola-lavoro e formazione specialistica per assumere a Rovereto almeno altri 8 giovani, con competenze meccatroniche e informatiche.
Pulsar Industry ha partecipato all’edizione 2022 dell’Industrial AI Challenge organizzata dalla Fondazione HIT, Hub Innovazione Trentino, con un progetto di ricerca ideato da Emanuele Gigli. La sfida tecnologica, affidata a cinque studenti di laurea magistrale in Sistemi di Intelligenza Artificiale dell’Università di Trento e al loro professore che poi ha ottenuto il primo premio, consisteva proprio nel mettere a punto un modello di Intelligenza Artificiale capace di identificare il miglior semilavorato da avviare alle linee di affettamento di un salumificio, allo scopo di ridurre la produzione di scarti nel processo di confezionamento dei salumi.
Pulsar Industry è pronta ad accogliere nuove sfide, come la realizzazione, attualmente in corso di sviluppo, di un sistema di pallettizzazione costituito da 90 baie gestito da un pool di robot la cui operatività assistita da algoritmi di Intelligenza Artificiale è orientata all’ottimizzazione della produttività in uscita verso il magazzino e le baie di spedizione.
Pulsar Industry nel 2023 ha realizzato circa 13 milioni di euro di fatturato e a settembre aprirà una sede in New Jersey, proseguendo, allo stesso tempo, a investire in formazione continua per i propri collaboratori.